Cara ti amo
Bentornati al Volo del Dodo, il blog che ha hackerato il profilo Facebook del Papa per fargli condividere link scientifici, la verità sul chupacabra e il segreto per riscaldare le Nastrine come si vede nella pubblicità che cacchio a me si impappano subito.
<Certo che potresti andarci tu a comprare il regalo a Giovanni>
Ahia. Pensa rapido.
<Ssssì no ecco… Guarda, dipendesse da me ci andrei anche adesso, ma ho un esame dopodomani e sono indietrissimo… roba che non ho nemmeno fatto la spesa da una settimana per massimizzare il tempo di studio. Mi nutro unicamente con i cartoni di brodo da cucina che regalano i rappresentanti per strada, non li riscaldo altrimenti dici che mi sto imborghesendo>.
E via, ne esco come un campione. La verità è che comprare un regalo è una delle cose che odio di più al mondo, principalmente perché sono un sociopatico e questa attività mi costringe a recarmi nel tempio dell’inquietudine: il centro commerciale. Qui, tra neon e campioncini omaggio di shampoo alle erbe , vengo a patti con una società che ritiene normali canzoni natalizie il 15 di Novembre e mi lascio infinocchiare dal primo che mi propone un abbonamento Sky a 39.99 euro a settimana.
Nonostante io possa svicolare dai miei doveri di persona civile, i maschi di molte altre specie animali non possono concedersi questo lusso.
Come sicuramente ricorderete le femmine sono il sesso che ha più da perdere nel caso di un accoppiamento sbagliato. Dalla formazione di un gamete estremamente ricco di nutrienti, l’ovocito, alle cure parentali nelle specie che le presentano, è nell’interesse delle femmine trovare un maschio responsabile che condivida con loro gli oneri del dare alla luce una nuova generazione. Per decidere tra i vari partner quelli che potrebbero essere più adatti al compito le femmine si basano su caratteristiche come piumaggi colorati, danze elaborate e ornamenti ingombranti.
Ma anche i regali svolgono la loro parte.
I maschi di molte specie di uccelli e artropodi portano in dono cibo ai loro potenziali partner prima di accoppiarsi con loro. Vedetela come la classica cena fuori al terzo appuntamento, quella in cui dovete ricordarvi di non mettere i boxer con i disegnini dell’uomo ragno per non rovinare l’atmosfera una volta ritornati a casa. Un regalo ottenuto in questo modo ha due significati leggermente diversi tra loro. In primo luogo la femmina può mangiare qualcosa e ricevere aiuto durante un periodo stressante per lei. Secondariamente il regalo segnala alla futura madre la “buona qualità” del maschio, una caratteristica che verrebbe trasmessa ai suoi figli se decidesse di accoppiarsi con lui.
Uno dei miei esempi preferiti è l’averla (Lanius excubitur) un passeriforme che si nutre di piccoli animali e, dopo averli cacciati, li infilza su di una spina prima di porgerli amorevolmente alla compagna. Se durante le vostre passeggiate campagnole trovaste una schiera di bestiole infilzate su di una pianta spinosa potrete essere certi che questo emulo di Vlad Tepes è nei paraggi.
Nonostante siano le femmine a ricevere questi regali, i maschi sono spesso i più interessati nel fatto che questi vengano accettati. Anzitutto, come ci insegna Elio, presentarsi a mani vuote da una potenziale compagna è un motivo sufficiente perché ci venga negata la possibilità di accoppiamento. Un regalo assicura inoltre ad un maschio un rapporto più lungo, un maggior numero di uova e, cosa non trascurabile in alcune specie, fornisce una valido motivo alla femmina per non mangiarlo subito dopo l’accoppiamento.
Tutti questi vantaggi sono indubbiamente importanti, anche perché la realtà è una: il maschio i regali non li vuole fare. Come per il mantenimento di un piumaggio colorato o la difesa di un territorio ampio, cercare cibo da offrire in dono è una attività che richiede parecchie energie. Per cercare di porre rimedio alle brame femminili la selezione naturale dovrebbe aver favorito l’evoluzione di comportamenti mirati a ridurre lo spreco di tempo collegato a tutto questo. E lo ha fatto. Ma prima di continuare in questo misoginissimo articolo lasciate che vi presenti il gruppo di animali che più ha dato allo studio dei regali: i ragni.

La femmina (sulla destra) è estremamente ansiosa di ricevere il regalo portatole dal maschio. Se non vi fa rivalutare la vostra vita di coppia ho il numero di un terapista bravo.
Ora, per quanto la vostra vita sessuale sia orribile o impegnativa, non reggerà mai il confronto con quella di questi artropodi. Anzitutto l’accoppiamento vero e proprio avviene quando il maschio usa i suoi palpi (il secondo paio di appendici dei ragni) per trasferire i suoi gameti attraverso l’epigino della femmina. Riuscirci non è una boiata , al punto che alcune specie come Nephila pilipes preferiscono staccarsi del tutto queste “ zampe” con un processo chiamato autotomia e lasciarle nel corpo della femmina per assicurare il successo dell’accoppiamento. Aggiungete a tutto questo complesso rituale il fatto che in molti specie di ragni il dimorfismo sessuale è da panico, con una femmina enorme ed inquieta, e avrete una vaga idea dell’ordalia a cui i maschi vanno incontro. I regali servono a rendere le cose più semplici.
Paratrechalea ornata è un piccolo ragno sudamericano appartenente alla famiglia dei Trechaleidae. Questa specie ha l’elegante abitudine di impacchettare le sue prede in un bozzolo di ragnatela, prima di presentarle alla femmina sperando di convincerla ad accoppiarsi Se quest’ultima prende il regalo nei suoi cheliceri (le prime due appendici che assomigliano a denti ma non lo sono in un ragno) il maschio cerca velocemente di accoppiarsi con lei. Sebbene i doni possano essere effettivamente costituiti da prede, non è raro che qualche individuo provi a fregare una femmina offrendole in dono pezzettini di legno e foglie ricoperti da seta. Questa strategia permette al maschio di avere una breve finestra temporale in cui la femmina crede di avere accettato un regalo legit e, finché non si accorge del raggiro, permette al maschio di effettuare un rapido accoppiamento risparmiandogli lo sforzo di trovare cibo vero.
Maria Albo e colleghi hanno determinato che la maggior parte dei regali proposti dai maschi di P.ornata alle femmine è rappresentato da roba inutile o da rimasugli di pasti precedenti. Cooosa? Oltre a regalare spazzatura i maschi riciclano quei pochi doni decenti che riescono a fare? Già, se la femmina non ha finito di mangiarsi il cibo al termine dell’accoppiamento il maschio cerca di riprendersi il regalo per offrirlo ad una nuova partner.
Fischi dagli spalti, grida di < misoginia!quote rosa subito!>. Rileggetevi l’accoppiamento dei ragni e poi ne riparliamo.
In un articolo recente Albo e colleghi hanno determinato che i maschi di P.ornata più piccoli e deboli sono soliti utilizzare la tecnica del regalo posticcio più spesso. Questo collima perfettamente con altre tecniche “alla Loki” che abbiamo già visto in questo articolo. Un maschio in salute, forte e vigoroso non ha bisogno di comprare la femmina con un regalo e troverà una compagna senza problemi. Un maschio piccolo e debole può invece avere una chance di diventare padre facendo credere alla femmina di essere un cacciatore abilissimo e fuggendo prima che questa scopra la realtà. Entrambi gli individui riusciranno a tramandare i propri geni e, fondamentalmente, saranno solo le femmine che non riescono ad accorgersi del raggiro in tempo a rimetterci. Via via, non siate tristi per loro.
Dopotutto è il pensiero quello che conta.
FONTI
Albo, M., Melo-González, V., Carballo, M., Baldenegro, F., Trillo, M., & Costa, F. (2014). Evolution of worthless gifts is favoured by male condition and prey access in spiders Animal Behaviour, 92, 25-31 DOI: 10.1016/j.anbehav.2014.03.018
Un po’ come presentarsi a casa sua con un bel pacchetto e dirle “però aprilo dopo quando io non ci sono…”.