Etichettato: Invasioni

Alien(i) contro Predator(i)

E anche questa volta ce la si fa per il rotto della cuffia! Bentornati agli articoli che dovrebbero essere di mille parole ma che le superano abbondantemente perché ho dei grossi problemi di sintesi. È una cosa di cui parlo spesso a Peter Jackson.

Così freddo... così alieno. Immagine Wikimedia Commons

Così freddo… così alieno. Immagine Wikimedia Commons

-Guarda mamma, le prende dalla mano!-.

La bambina non può avere più di 6/7 anni e il piumino la fa assomigliare ad un piccolo uovo di pasqua verde pistacchio mentre, in ginocchio, allunga una mano arrossata dal freddo. Pochi secondi più tardi un animaletto le si avvicina furtivo e, con un movimento rapido, afferra il pezzetto di muffin ai mirtilli offerto. La bambina ride e chiede alla mamma altro dolce, ignara del fatto che dietro a quel tenero musetto da mangiatore di ghiande si nasconde, in realtà, una delle 100 specie aliene più invasive al mondo.

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Harmonia axyridis, ovvero come imparai a preoccuparmi e a temere la coccinella

Harmonia axyridis è qui per farvi il più grande dei doni, e quel dono è il TOTALE ANNIENTAMENTO. Immagine Wikimedia Commons.

Harmonia axyridis è qui per farvi il più grande dei doni, e quel dono è il TOTALE ANNIENTAMENTO. Immagine Wikimedia Commons

Sono orgoglioso di poter ospitare il guest post di Francesco Lami, che non è assolutamente motivo di sollievo per me  visto che il mio ultimo articolo non è ancora finito. Considerata la mia scarsa esperienza con tutto ciò che ha 6 zampe, mi ha fatto piacere vedere che Francesco mi è venuto incontro offrendosi di sopperire alle mie mancanze con la sua competenza insettologica. Tuttavia, se da un lato sono contento come chiunque altro di conoscere un entomologo, non posso che rimanere interdetto quando, al posto del cane, mi chiede di badare al suo Archispirostreptus gigas durante le vacanze. Basta, godetevi il post e noi ci vediamo tra qualche giorno con un nuovo articolo!

Di tutte le variopinte e multiformi minacce alla biodiversità che si trovano sul mercato, una delle più gravi (nonché più trascurate dal popolino degli envirohipster della domenica)  è rappresentata dalle specie alloctone. Si tratta semplicemente di organismi originari di una determinata regione geografica che vengono introdotti, a causa dell’uomo, in una nuova area. Può trattarsi di introduzioni del tutto accidentali, come quella volta che i ratti invasero l’Australia. Oppure può trattarsi di animali e piante domestiche che sfuggono al controllo umano e si rinselvatichiscono, come quella volta che cani e capre invasero l’Australia. Oppure può trattarsi di introduzioni deliberate in habitat naturali, magari a scopo di lotta biologica, come quella volta che i rospi marini invasero l’Australia. In ogni caso, spesso e volentieri il nuovo arrivato crea tutta una serie di problemi che includono il competere o il mangiarsi i nativi, e una più generalizzata alterazione dell’ambiente che può ripercuotersi anche sulle attività umane.

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