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Come d’inverno, senza neve, le lepri
Nelle puntate precedenti de “il volo del dodo” avete potuto apprezzare l’evoluzione del mimetismo in tutta la sua grandezza e complessità. Ma cosa avviene quando un organismo è perfettamente adattato ad alcune condizioni ambientali e queste, improvvisamente, cambiano? Scopritelo in questo nuovo ed esaltante finale di stagione. No che non dico sul serio, ma Lost è andato avanti 6 stagioni con sta storia.
La primavera è splendida.
Le mattinate fredde cedono velocemente il passo a giornate calde e assolate, causando momenti di gioia in tutti quelli che si sono coperti prima di uscire di casa e che verso mezzogiorno sudano copiosamente.
E che dire della natura? Lo sbocciare dei fiori ricorda a tutti noi che anche quest’anno è arrivata l’ora degli antistaminici, mentre un traduttore simultaneo applicato alle centinaia di melodiosi canti di uccelli ci permetterebbe di capirne il reale significato:
Cip cip cipppp: “Ehi bella, dove corri, guarda che grosso territorio che ho”.
Cip cip ciiiiiiiiip: “ Non lo ascoltare zucchero, non importa quanto sia grande il territorio, ma come puoi usarlo, e il mio è pieno di cibo”.
Ma sto distruggendo la poesia e, dopotutto, c’è chi probabilmente ha motivi reali per odiare l’improvviso cambio di stagione.