Etichettato: Piante

L’ovario è mio e me lo gestisco io

Disclaimer: l’autore di questo articolo è scettico e prevenuto nei confronti dello studio che sta per tentare di esplicare. Ma nessun futuro (speriamo) scienziato vuole fare la figura di un Urbano VIII qualunque, quindi si manda giù il boccone amaro e si accettano i risultati dello studio. Finchè qualcuno che ne capisce meglio del sottoscritto per quanto riguarda la statistica e la metodologia non stroncherà il tutto. No dai, scherzo. Forse.

Berberis vulgaris in un illustrazione del 1885.

Berberis vulgaris in un illustrazione del 1885. Immagine Wikimedia Commons

L’etologia è generalmente considerata come la scienza che studia il comportamento.

Ovviamente animale, direte voi: nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere un Lorenz seguito da una fila di gerani o un Tinbergen studiare il comportamento nuziale e territoriale di una pianta grassa.

Perchè ovviamente le piante sono sessili, quantomeno la stragrande maggioranza di loro.

Per un animale, invece, un comportamento (o la modificazione di quest’ultimo) si manifesta soprattutto attraverso il movimento, sia esso lo spostarsi da un posto all’altro oppure semplicemente esibire  un display . Ma se leggiamo il comportamento come risposta di un organismo a stimoli interni (all’animale) ed esterni (dall’ambiente), la storia cambia. Per anni ci sono stati studi su queste risposte da parte delle piante, ma prettamente a livello fisiologico: le interazioni tra piante e altri organismi, benchè comunissime (e fondamentali) in natura, non avevano mai portato a delle prove solide riguardo a veri e propri “comportamenti” di risposta causati da altri esseri viventi.

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Il mio regno per un ananas

King Charles receiving the first Pineapple cultivated in England by Hendrik Danckerts. Immagine Wikimedia Commons

King Charles receiving the first Pineapple cultivated in England by Hendrik Danckerts. Immagine Wikimedia Commons

Matteo Vecchi potrebbe essere oggetto di odio aperto e viscerale. Le sue conoscenze entomologiche e botaniche spaziano dalle informazioni più marginali agli articoli più recenti. Possiede anche quella simpatica capacità di riuscire nelle cose che non ha mai fatto prima, siano esse una ricerca di fossili nel greto di un fiume o l’ analisi di dati biologici in R. Il post di oggi è suo, e racconta di come le caratteristiche evolute da alcune piante abbiano influito sul successo di intere famiglie vegetali. Si, ho il complesso di Vegeta nei confronti di Matteo.

Disclaimer: questo post è carente di citazioni pop

“The greatest service which can be rendered any country is to add a useful plant to its [agri]culture.

Così disse Thomas Jefferson, il 3° presidente degli Stati Uniti, ed è innegabile che il continente che più di tutti ha reso questo servizio è l’America. Oltre ai famosi esempi di colture introdotte a seguito del viaggio di Colombo (come pomodori, patate, mais, peperoncini, cacao e zucche), un frutto una infruttescenza è stata a lungo simbolo di potere e prestigio: sto parlando dell’ananas.

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