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Con(pa)tagion
Bentornati all’ appuntamento con l’articolo che non posso delegare ad altre persone! La settimana scorsa L.AMA.N.T.IN.I. non è uscito perché ero a Lucca Comics and Games a fare vergognare le persone che mi accompagnavano era festa. Questa settimana si recupera con una edizione SPECIAL e preparatevi ad un post che raccoglie il mio parere e quello di altre persone estremamente influenti sul MuSe di Trento. No, non mi hanno fatto entrare gratis. Sì, c’era un dilofosauro.
Halloween è passato da poco e Natale, con il suo corredo di canzoncine ammorbanti, è sempre più vicino. È il clima giusto per un articolo sui signori della notte, gli animali che incutono timore nel cuore di colui che li osserva: i pipistrelli.
Beh, non solo sui pipistrelli. Avete presente Contagion? Ho amato quel film. Il virus responsabile della morte di Gwyneth Paltrow (non è uno spoiler! Tira le cuoia a neanche 5 minuti dall’inizio) era stato ritrovato, per la prima volta, in un pipistrello. Forse non avete dato troppo peso alla cosa, o magari siete stati solo contenti che il simpatico mammifero fosse stato usato come vettore dalla pandemia che ha eliminato Kate Winslet (questo è uno spoiler, fatemi causa). Ma la verità è un’altra e, per dirla come Laurence Fishburne (c’è pure lui nel film), potete fare finta che non esista o vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio.
Questa è la vostra pillola rossa.